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Camminando tra verde e cultura

TREKKING

Trekking e archeologia

Il Finalese si estende da Capo Noli al promontorio di Caprazoppa, in un ambiente calcareo-dolomitico caratterizzato da una serie di altopiani svettanti con le loro falesie dalla lussureggiante vegetazione mediterranea e separati da valli che giungono fin sopra la costa, con spettacolari viste sul mare sottostante. La zona, che presenta una condizione di insularità geologica, è caratterizzata da una notevole varietà di fenomeni carsici, tra cui spiccano le grotte, oltre 100, alcune frequentate sin dalla Preistoria, che documentano una presenza umana nella zona ininterrotta dall’età dell’Uomo di Neanderthal. La zona intorno a Finale Ligure offre ambienti mediterranei e collinari tra i meglio conservati in Liguria. Nell’alternarsi di boschi, macchie, garighe e coltivi è possibile osservare una elevata quantità di specie vegetali paleomediterranee, alcune delle quali rare ed endemiche, oltre a un buon numero di orchidee spontanee, ed è possibile ammirare la ricchezza di memorie storiche di varie epoche presenti nella zona. La fauna è tipicamente mediterranea, e include una grande varietà di specie, tra cui meritano una particolare menzione la magnifica Lucertola ocellata (Timon lepidus), qui all’estremo limite orientale della sua distribuzione e le molte specie di uccelli, alcune delle quali protette da convenzioni internazionali, per cui il Finalese è riconosciuto dall’organizzazione Birdlife International come I.B.A. (Important Bird Area). A causa del suo elevato valore naturalistico, la zona è stata inclusa nella Rete Natura 2000 della Comunità Europea come S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) “Finalese-Capo Noli”. Il Finalese è percorso da una buona rete escursionistica, è molto rinomato tra gli arrampicatori, gli speleologi, gli amanti della mountain bike, del trekking, dagli escursionisti e consente percorsi ad anello di un giorno, con la possibilità di un pasto a base di specialità locali, o di raggiungere il Colle del Melogno ed il Monte Carmo nelle Alpi Liguri in una escursione di 3 giorni.

PASSEGGIATE

Camminare e divertirsi nella natura a Finale Ligure e dintorni

Escursioni naturalistiche, passeggiate e giochi nella natura: i sentieri del Finalese offrono soluzioni adatte a tutte le età. I vostri bambini più piccoli potranno iniziare con le prime e brevi escursioni, scoprendo la bellezza dell’esplorazione della natura, bambini e ragazzi potranno essere coinvolti in avventurose ricerche di grotte o strani monumenti in pietra, prodotti dall’uomo o dalle forze naturali. Per gli adulti ci sono piacevoli escursioni con panorami mozzafiato e singolarità storiche e naturalistiche.

Tra roccia, cielo e mare

Una delle escursioni più belle della Liguria è sicuramente la traversata Varigotti-Noli, tutta affacciata sul mare. Il sentiero, toccando diverse antiche chiese costruite sulle alture (S. Lorenzo di Varigotti, S. Giulia e S. Lazzaro di Noli), è stato anche ribattezzato “Sentiero del Pellegrino”. Ammirando lo sconfinato panorama sul mare, si scollina presso il Semaforo, storico caposaldo segnaletico per la navigazione, e si scende in vista del Golfo di Noli. Con una breve deviazione si può visitare la “Grotta dei briganti”, mentre è di strada l’eremo costruito dal Capitano De Albertis, intellettuale e viaggiatore di fine ‘800. L’escursione è di grande soddisfazione anche per i bambini, può essere effettuata in mezza giornata ma per gustarla meglio, si consiglia di programmarla con pranzo al sacco, dall’autunno alla primavera.

L’antica chiesetta di San Lorenzo

Una delle escursioni più belle della Liguria è sicuramente la traversata Varigotti-Noli, tutta affacciata sul mare. Il sentiero, toccando diverse antiche chiese costruite sulle alture (S. Lorenzo di Varigotti, S. Giulia e S. Lazzaro di Noli), è stato anche ribattezzato “Sentiero del Pellegrino”. Ammirando lo sconfinato panorama sul mare, si scollina presso il Semaforo, storico caposaldo segnaletico per la navigazione, e si scende in vista del Golfo di Noli. Con una breve deviazione si può visitare la “Grotta dei briganti”, mentre è di strada l’eremo costruito dal Capitano De Albertis, intellettuale e viaggiatore di fine ‘800. L’escursione è di grande soddisfazione anche per i bambini, può essere effettuata in mezza giornata ma per gustarla meglio, si consiglia di programmarla con pranzo al sacco, dall’autunno alla primavera.

Passeggiata da Varigotti, adatta anche ai più piccoli. Si sale tra gli ulivi seguendo una larga mulattiera, curiosando nel verde per conoscere la flora locale con le sue piante tipiche, dalle foglie lucenti, coriacee, spesso aromatiche. Alcune specie sono rare e si trovano isolate in questo angolo di paradiso, dove si osservano fioriture anche in pieno inverno. Meta della passeggiata è la piccola e antica chiesa di S. Lorenzo (XI sec), affacciata sul mare dove sorgeva il porto medioevale. Di fronte, si erge la torre di avvistamento su Punta Crena, baluardo contro le incursioni dei pirati. La passeggiata ha una durata di 1 ora – 1 ora e mezza (a seconda delle soste) ed è gradevole in ogni stagione.

Vallis Pontium

La Val Ponci era un tempo percorsa da un corso d’acqua, scomparso per cause naturali che hanno deviato le acque nel sottosuolo: presso un salto di roccia si osservano ancora le forme di erosione fluviale chiamate “marmitte dei giganti” e la presenza di 5 ponti romani è un’ulteriore testimonianza dell’antica presenza di acqua. In alcuni tratti si percorre infatti una strada costruita 2000 anni fa, che corre tra rigogliosi vigneti e fitti boschi. Dopo il terzo ponte romano si consiglia una breve deviazione un po’ più impegnativa fino alle cave medioevali di Pietra del Finale, dove la pietra veniva estratta con martello e scalpello. Nascosta tra la vegetazione si vede anche l’antica fornace da calce di Verzi, ancora ben conservata. L’escursione fino alle cave si può effettuare tranquillamente in mezza giornata, in ogni stagione.

Caccia al tesoro sull’Altopiano

Breve escursione tra i saliscendi dell’altopiano più vasto del Finalese, animata da una caccia al tesoro. Le “città di roccia”, le “terre rosse”, le grotte e altre strane forme naturali offrono infatti lo spunto per indovinelli ed enigmi da risolvere per trovare l’agognato tesoro. Tutto si svolge intorno alla famosa “Arma delle Manie” e si può completare con una degna merenda presso l’Osteria del Bosco o il ristorante La Grotta. La caccia al tesoro, che dura circa un’ora, è adatta a bambini che frequentano le scuole elementari. Il periodo ideale va dalla primavera all’inizio dell’autunno.

Megaliti che passione!

Diversi itinerari di mezza giornata, mediamente impegnativi, portano a conoscere le tracce della presenza sul territorio della “Civiltà Megalitica” di origine centroeuropea, diffusa nel secolo a cavallo dell’anno zero e anche più recentemente, una testimonianza del profondo legame tra i Liguri e la terra con le sue forze naturali. Ecco quindi il recinto megalitico di Camporotondo, l’osservatorio del Bric Pianarella, il dolmen di Monticello e quello di Verezzi, i menhir di Gorra, le incisioni rupestri del Ciappo delle Conche, del Ciappo dei Ceci, del Ciappo del Sale e altre ancora. Stagione ideale: primavera o autunno.

Entro nell‘antro

Perti, alle spalle di Finalborgo, è una splendida frazione in posizione panoramica, dominata dal Castel Gavone. Una stradina s’inoltra nel bosco per incontrare nuclei di case dai nomi semplici: Case Valle, Case Buio, Montesordo. Qui si trova la “zona delle grotte” particolarmente ricca di cavità, abitate nella preistoria e più recentemente utilizzate come riparo per il bestiame: da qui l’usanza di chiuderne l’entrata con muri e porte che le rendono ancor più suggestive. La visita all’interno delle grotte, effettuata senza l’uso di tecniche o attrezzature speleologiche, è un’esperienza emozionante soprattutto per i bambini. In mezza giornata si visitano diverse grotte in sequenza, l’escursione è avventurosa perché in alcuni tratti non esiste un sentiero ben preciso. In ogni caso, prima di tornare a casa, una pausa ristoratrice sui prati di Pianmarino è quello che ci vuole! Ideale in ogni stagione, anche in inverno e piena estate.

Giocando sui prati di Pianmarino

Escursione tranquilla, adatta anche ai più piccoli, percorrendo un facile sentiero nel bosco. Meta della passeggiata sono i prati di Pianmarino, posti in un fondovalle privo di corso d’acqua, circondato dalle pareti rocciose che rendono famoso il Finalese. Attività all’aria aperta per i bambini, con giochi manuali e di movimento, per le mamme, variante con esercizi di rilassamento e ascolto della postura, semplici da imparare e preziosi alleati per combattere lo stress ed il mal di schiena. Effettuabile in ogni stagione, a parte i periodi piovosi, è ideale per una breve escursione primaverile o estiva nel pomeriggio.

Le buone erbette di primavera

Escursione tranquilla, adatta anche ai più piccoli, percorrendo un facile sentiero nel bosco. Meta della passeggiata sono i prati di Pianmarino, posti in un fondovalle privo di corso d’acqua, circondato dalle pareti rocciose che rendono famoso il Finalese. Attività all’aria aperta per i bambini, con giochi manuali e di movimento, per le mamme, variante con esercizi di rilassamento e ascolto della postura, semplici da imparare e preziosi alleati per combattere lo stress ed il mal di schiena. Effettuabile in ogni stagione, a parte i periodi piovosi, è ideale per una breve escursione primaverile o estiva nel pomeriggio.

Facile escursione alla scoperta delle piante spontanee utilizzabili in cucina: spesso si tratta di erbe comuni, che s’incontrano facilmente nelle campagne, al giorno d’oggi ignorate dalla maggior parte delle persone. Con la primavera comincia il periodo più favorevole alla raccolta: i teneri nuovi getti di queste piante, con le prime foglie, sono più gustosi e digeribili, e la raccolta può costituire un ottimo modo di unire l’utile al dilettevole. Prima però bisogna conoscerle, onde evitare di incorrere in incidenti lievi o anche gravi! Una guida esperta di botanica vi accompagna e vi spiega cosa raccogliere; con diversi itinerari proposti, brevi o di mezza giornata, a seconda dell’avanzamento della stagione.

Nel cuore della civiltà contadina

Passeggiata sulla storica strada comunale di Rialto (che è di fatto un sentiero), alla scoperta delle radici contadine, da ricercare in vecchie case in pietra conservatesi fino ai giorni nostri. Un territorio fatto di pascoli, silenzi e boschi ombrosi dove domina il castagno, “albero del pane” che per decenni fu il principale sostentamento per gli abitanti. Al Prato del Tecchio, una pausa con l’obiettivo di vedere cosa offre oggi il bosco per giocare e divertirsi. L’itinerario è adatto anche ai più piccoli, dalla primavera all’autunno inoltrato. A richiesta si può visitare il piccolo ma interessante Museo della Civiltà Contadina a Rialto.

L’argento nel finalese

È uno degli angoli più suggestivi del Finalese, nascosto tra rupi rocciose, percorse da un ardito sentiero sostenuto da muri in pietra. Dalla località Melogno, un’escursione di mezza giornata ci porta a visitare le antiche miniere d’argento del Bric Gettina, sfruttate fin dal Medioevo. Le brevi gallerie dove veniva estratto il minerale sono ancora esplorabili e vi si trova un ambiente di grotta con fauna tipica. Particolari condizioni del substrato e del clima ne fanno un luogo di alto interesse naturalistico, e l’ambiente incontaminato ne aumenta il fascino. L’escursione è di grande soddisfazione anche per i bambini, con la raccomandazione di fare attenzione al percorso, che presenta tratti non facili, il periodo ideale va dalla primavera all’autunno.

Il bosco dai 100 occhi

Passeggiata nella faggeta, all’ombra di maestosi alberi il cui tronco liscio sembra animarsi per la presenza di forme simili a grandi occhi. L’itinerario è di facile percorrenza e limitato dislivello, adatto anche per i più piccoli e ideale in ogni momento dell’anno, anche d’inverno con le racchette da neve, o d’estate quando sulla costa imperversa il caldo e qui si gode la frescura, sovente accompagnata dalle nebbie estive che rendono ancor più suggestivo il bosco. Siamo all’interno della foresta demaniale della Barbottina, nota per la sua bellezza. Presso un’area picnic a metà percorso, ci si può fermare a giocare: l’itinerario, percorribile in mezza giornata, può quindi meritare una sosta per gustare il pranzo al sacco.